Il Bayern Monaco vuole riconfermarsi in Bundesliga ma soprattutto riprendersi la Champions League. Per questo motivo, il tecnico spagnolo Josep Guardiola, ha stabilito una serie di regole ferree alle quali tutti i componenti della rosa dovranno adeguarsi, pena il pagamento di una multa salata. Le sanzioni scatteranno in diverse occasioni: se un giocatore dovesse presentarsi in ritardo ad un allenamento, se non dovesse vestirsi in modo consono ad un calciatore del Bayern, oppure se dovesse superare di tre chili il peso forma stabilito dallo staff atletico societario.
Che Guardiola fosse uno molto attento alla disciplina, lo si sapeva già: ai tempi del Barcellona, si scoprì che teneva molto alla vita privata dei suo calciatori, tanto da farli seguire per verificare che conducessero un’esistenza da atleti. Al Bayern, se possibile, questo aspetto si è maggiormente accentuato, e dopo aver conquistato lo scorso anno il campionato, fallendo però l’appuntamento europeo da campioni in carica, Guardiola ha inasprito le regole. Lo riferisce il quotidiano tedesco ‘Bild’, che puntualizza come l’allenatore del Bayern Monaco abbia allungato i suoi tentacoli su tutti gli aspetti della vita dei proprio calciatori, dentro e fuori dal campo. Cellulari utilizzabili solo in determinati frangenti della giornata, armadietti sempre in ordine e occhio alla linea: chi sbaglia paga, senza possibilità di farla franca.
Si parte da una prima sanzione da 250 euro, mentre per chi si rivela recidivo, la seconda violazione costerà 500 euro, 750 la terza e via via a salire sempre di 250 euro per volta. Il “cassiere” sarà Philipp Lahm, cui spetterà il compito di raccogliere il denaro delle ammende comminate nello spogliatoio. Qualcosa di analogo sta avvenendo al Barcellona, sulla cui panchina siede da qualche settimana Luis Enrique, ex tecnico della Roma: l’allenatore spagnolo ha imposto ai suoi 10 norme alle quali devono strettamente attenersi, dagli orari in cui rincasare le sere prima delle gare al consumo di alcol, dalle interviste all’uso moderato dei social network. Anche qui, chi sbaglia, incapperà in sanzioni severe.
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